Banche: di chi fidarsi?
|Commissariate e poi salvate con un decreto. La vicenda delle quattro banche italiane che hanno lasciato sul lastrico anche piccoli risparmiatori, accende di nuovo i riflettori sull’affidabilità del sistema del credito in Italia. Premesso che attualmente di banche commissariate ce ne sono altre come facciamo a valutare la solidità della banca cui abbiamo affidato i nostri soldi? Le nuove regole decise dall’Europa (e dunque anche da noi) sul sistema di tutele del credito, in vigore dal 1° gennaio 2016 impongono ai correntisti maggiore attenzione sulla scelta della banca, o delle banche dove tenere i propri soldi e sulle scelte di investimenti finanziari. Già, peccato che per essere in grado di valutare la solidità di una banca ci vogliono informazioni, competenze per comprenderle, posto che quelle informazioni siano affidabili come la storia delle 4 banche drammaticamente racconta. Se e quali saranno le responsabilità dei singoli amministratori degli istituti di credito nel crac lo stabilirà (anche) la magistratura. E che vacilli la fiducia nelle autorità che dovevano controllare, è un fatto. La decisione del Governo di affidare all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) guidata da Raffele Cantone, la gestione degli arbitrati di quei risparmiatori “secondari” che hanno perso tutti i loro investimenti, invece di affidarla a Bankitalia, la dice lunga nonostante le smentite più o meno efficaci, del clima di fiducia tra il Governo e una delle sue istituzioni. Ma tantè. Ora ai risparmiatori tocca verificare se i soldi che hanno depositato nei loro istituti siano a rischio oppure no. Così Altroconsumo Finanza ha analizzato quasi 300 banche presenti sul territorio italiano con almeno 10 sportelli per dirci quali siano le più solide (e quelle meno).