accordo UE Canada: le domande scomode

La Commissione Ue sta lavorando con i 28 “Per facilitare una decisione martedì prossimo” che dia il via libera formale all’accordo di libero scambio tra Europa e Canada, il CETA. Lo ha affermato il portavoce della commissaria al commercio Cecilia Malmstroem, mentre si avvicina il ‘giorno della verità’, martedì 18 ottobre quando il Consiglio Ue straordinario sarà dedicato proprio all’ok all’intesa commerciale su cui serve però l’unanimità degli stati membri. Ci sono 11 nazioni Ue – Italia compresa – che vorrebbero scavalcare i governi nazionali e farlo approvare il 27 ottobre prossimo, mentre gli altri 17 stati dell’Unione vogliono attendere il responso dei singoli Governi nazionali, per poi arrivare alla ratifica non prima del 2017. Una unanimità tutt’altro che a portata di mano.

La protesta dei piccoli imprenditori

Se la ratifica del TTIP, l’accordo tra Ue e Usa è ancora in alto mare, nonostante si cerchi di concluderlo prima della fine della presidenza Obama, il CETA vede contrari molti settori produttivi, anche italiani che potrebbero essere danneggiati dall’accordo con il Canada, per questo il 20 ottobre arriveranno da tutta Europa al Parlamento Ue sindaci, imprenditori, sindacalisti ed esperti per una giornata di lobby Stop TTIP e CETA.

Interroga un parlamentare europeo

Non essendo stato al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica come il TTIP, il CETA è sconosciuto anche a chi dovrebbe votarlo, tanto sconosciuto che molti europarlamantari non lo hanno nemmeno letto.
Per questo è fondamentale spargere la voce sui temi che preoccupano i cittadini e le piccole e medie imprese, facendo pressioni su chi sarà chiamato a prendere una decisione. Come? Facendo domande scomode, attraverso la piattaforma europea attivata dal gruppo STOP TTIP.

Ecco in che cosa consiste il CETA CHECK::

  • Scoprite la posizione del vostro eurodeputato sui temi del CETA che vi stanno più a cuore.
  • Assicuratevi che si renda conto della posta in gioco al momento di votare.
  • Fate loro conoscere le vostre preoccupazioni e il vostro giudizio sulle loro posizioni.
  • Cercate concittadini per organizzare dibattiti locali sul CETA – magari invitando a partecipare anche i vostri eurodeputati.

Portare il dibattito sul CETA all’opinione pubblica

Come essere sicuri che i Membri del Parlamento Europeo non possano ignorarci? Clicca qui per fare il “CETA CHECK” e rendere la tua voce ancora più forte!

Le domande che ci sono utili sono le vostre domande. Sono state scelte fra le migliaia di suggerimenti inviati al sito Stop TTIP. Si tratta di una campagna europea che nei singoli paesi è coordinata da persone di riferimento a livello nazionale. L’ufficio della campagna fa base a Berlino e il suo lavoro è supportato e revisionato dai membri del comitato dei cittadini.

I quesiti sono stati organizzati in 5 categorie di 16 domande ciascuna. Scegliete le domande che vi stanno più a cuore e, con un clic, inviatele al vostro parlamentare! Quando il vostro parlamentare vi avrà risposto, la sua risposta sarà pubblicata sul sito e voi riceverete una mail per permettervi di “valutare” la risposta e condividerla con i vostri amici.

Non vi preoccupate se non siete un esperti in tema di commercio. Facciamo questo tutti insieme, con le nostre convinzioni, la nostra passione e il nostro buonsenso.

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